jueves, diciembre 21, 2006

Diario d Nizzy.
Ieri ho scoperto che:
-Mario nn è Babbo Natale perchè nn ha il pancione
-nn esistono solo funghi allucinogeni
-i limoni nn sono aspri come pensavo
-nn conosco il significato della parola ratteltikel
-anche i robot si ammalano
-in riferimento a ieri sera e a quella prima,forse nn c'è due senza tre.

lunes, diciembre 18, 2006

....io vi dico solo una cosa....
un topone è di ritorno.sììììììììììììììììììììì.
in questo momento starai impacchettando assonnato le tue valige.preparati alla fésta più totale.
ho già paura.
a fra poco.
marti

domingo, diciembre 17, 2006

viernes, diciembre 15, 2006







Questo è l'ultimo post che vi post-o...
Lunes por la tarde estaré pisando suelo italiano..
Fijaos...
Bueno, lo que voy a pinchar aqui es unas fotos del piso donde llego hace dos meses..os acordais? :)
Asì que nunca lo habia enseñado...tomaos ya!

-i pavimenti di casa, la sala e la mia cameretta.

Ahora voy, que alguien esta esperandome desde hace un rato...

Hasta prontisimo amigos....!!!!!
Non mi piace tutto questo.

Bueno, mira que puedes hacer lo que te da la gana, pero hombre, hace unos meses que me decias que tenias un mal rollo con ellos, hasta que te costavas saludarlos ¿y ahora que? Es que me parece cutre, la verdad...Has tenido exito con tu disfraces, te emborachas, te tomas drogas y toda tu puta movida de teenager que se va a la universidad, pero coño...lo que me queda bastante claro es que a ti lo que te falta es una personalidad tuya.
Y mira que es normal, todos lo pasamos, tarde o temprano, aunque si de costumbre es algo que nos occure con catorce años...Me parece raro..Tampoco estoy cabreado, vamos, faltaria mas!!! Lo unico es que no me gusta...ya 'sta.
Tu falta de cabeza es peor que la pobreza..porque no te dejara tener nada..
NOTIZIA FIGHISSIMA

IL 24 DICIEMBRE ESCEIL DVD "cARMEN cONSOLI, DAL SIMETO AL TAMIGI TOUR 2006",
DOVE POTRETE VEDERE LA MIA FACCIA E QUELLA DI nIZZI IN PRIMO PIANO MENTRE CANTIAMO
PAPPPAPPPAPAHHHH PAPPAHHH AH-AH


NOTIZIA FIGHISSIMA

jueves, diciembre 14, 2006

HO VOGLIA DI VEDERTI.


-ME APETECE VERTE-

Se voglio andare al cinema a vedere un film, dico -"Me apetece ir al cine, me apetece esta peli".-
Indistintamente, se ho fame e vedo un quarto di bue sfrigolante con patatine fritte, dico -¡me apetece esa comida!-
Por ejemplo, a mi me apetece el chocolate.
Allo stesso modo, -me apetece verte-
Nel senso che provo interesse, che voglio vederti, che -volendo- ho bisogno di, mi interessa vederti.

Asì que ahora ya me apetece ver a vos..

besos, y Tapronto!¡!¡!¡!

lunes, diciembre 11, 2006

siccome non mi avete aiutato per il mio trabajo, vi posto quello che ho pensato io....ma non è ancora finito, manca una "scena".
Ve lo posto x dirvi che ho bisogno di voi xchè non conosco "attori", e ho bisogno anche che "qualcuno" mi presti una telecamera.



IL MIO AUTORITRATTO

-Una azione sola recitata da tanti personaggi.
Il personaggio è composto da tutti questi corpi che lo interpretano, ognuno con il suo diverso significato “estetico” ed esteriore.
Il montaggio tra un attore e l’altro interviene nei momenti di raccordo di direzione, movimento, sguardo, eccetera, così da rendere tutto più fluido e comprensibile.
Per esempio, quando il personaggio alza un braccio, questo movimento sarà scomposto nell’azione dal montaggio, che cuce insieme l’alzata di braccio compiuta da ogni attore. Così l’azione è ricomposta, e ha senso.
(Kulescov e i suoi amichetti mi fanno una sega).

Musica
traccia 4 Moltheni.
Un’altra pista audio, un po’ nascosta ma chiaramente percepibile: rumore di traffico, gente, brusio, più che altro voci.
Con la scena finale i due livelli si invertono: le voci in primo piano, moltheni in secondo.



L’AZIONE

UNO
Il protagonista pianta un alberello o qualcosa così.
(raccordi:scavare e ricoprire, riposarsi).
MDP fissa su questa pianticella, il protagonista entra in auto e se ne va. Registriamo tutto il movimento dell’ auto in secondo piano, fino a quando in campo rimane solo la pianta.


DUE a)
PP largo nell’abitacolo della macchina, il protagonista guida, fuma e canta.
Stacco su auto parcheggiata con quattro frecce accese in primo piano.

DUE b)
Una figura impalla la mdp, che così si alza verso l’alto (queste gambe continuano a cambiare) scoprendo il protagonista che si stringe nel cappotto e guarda fc. con occhi tristi.
DUE c)
Inquadriamo adesso il fuoricampo: una distesa di alberi.

TRE a)
Il protagonista si spoglia.
Raccordi sullo “striptease” dei vari attori.
TRE b)
Il protagonista si fa un bagno.
Raccordi sull’immersione in acqua, dettagli sul protagonista immerso che fa qualcosa.
(regolare l’acqua, strofinarsi un occhio, cose così).

Dissolvenza al nero.

QUATTRO
Il protagonista torna all’alberello e lo sradica.
MDP fissa su questa pianticella uccisa, il protagonista entra in auto e se ne va. Registriamo tutto il movimento dell’ auto in secondo piano, fino a quando in campo rimane solo la pianta.
(Come scena 1)

CINQUE
Il protagonista si veste. Montaggio sui raccordi della vestizione.
Dissolvenza al nero.

SEI
Dissolvenza in entrata.
L’armadietto a specchio si chiude, dai frammenti del riflesso ripetuto emerge un solo riflesso, il mio.
Mi guardo (guardo in camera). Si sentono sempre più chiaramente voci fastidiose di gente che parla.
Dettaglio stretto sul mio occhio, le voci proseguono.
Un cielo di Gus Van Sant.

FINE
DIARIO


Domenica 3 novembre 2006

“Che bel modo per dirlo”.

Camminiamo verso Callao
Domani non ho quasi niente da fare, ho paura di restare solo per una settimana, nonostante sia una vita che non ci conosciamo.
Già non so cosa farò senza di te in questa città così grande,
restando lost in translation - l’importanza di quello che ti può insegnare un incontro casuale e dal tempo determinato, l’essere violento e intenso della fatalità-
anche se sicuramente noi si finirà (perché certo finirà, deve finire, quindi diciamo che sta già finendo, e in un certo senso equivale a dire che tutto questo non sta esistendo, è mai esistito) in modo diverso.
Ti dimentico, non vedi?, ti ho già dimenticato.
M-A-DR-ID, Madrid, incontrarsi a Madrid.
Ti saluto e mi mordo un labbro, ci sorridiamo, sappiamo tutti e due di adorarci, già.
Mi vedo riflesso nel vetro della metropolitana e penso che sono stufo di vedermi, di vedere la mia faccia, di vedere il mio riflesso così tante volte in un giorno.
Ciò che distingue una metropoli, una capitale, è il gran numero di superfici riflettenti (è una parola “riflettente”? Ormai con questa lingua che non mi appartiene ho finito per non saperne parlare nemmeno una, né questa né l’altra).
Scendo a Puerta de Toledo, non c’è un cane
E anche noi andiamo a letto presto questa sera, cammino verso le strisce pedonali con un solo pensiero molto intenso, tanto da scandire il ritmo del mio passo.
Incontrarsi a Madrid, Madrid è il tuo nome.
Penso solo al cioccolato fondente nella dispensa, e alla spietata distanza che adesso ci divide. Ancora per poco, penso.


06 dicembre 2006
Oggi ho camminato tantissimo, tutto il giorno. Sono tornato a casa a mezzanotte, andando todo el puto dia. Calle de Toledo, Calle de Segovia, Calle e Plaza mayor, Fuencarral, Pelayo, Hortaleza, Libertad, Gran via, Preciados, Puerta del sol, Bailen, Plaza de Oriente, Arenal, Chueca, Malasaña, Plaza Cibeles, La Latina, Tirso de Molina.
Ho affittato “Anonimo veneziano” che mi sembra un bel film, mi hanno colpito i protagonisti (Musante, nostalgia Argentiana e Bolkan, gnocca incredibile, che ricordo con muchisimo affetto nel ruolo di Augusta Terzi, nostalgia Petriana), la trama non mi sembrava male, e così l’ho affittato. Il Mereghetti gli dà una stella. Si fotta Meregetti.
Angel è lontano, in Almeria.
Vicino al mare, vedrà il mare.
Mi ha scritto una mail ma non l’ho ancora letta.
Angel si è innamorato, non so se è un bene o un male.

08 dicembre 2006

Anonimo veneziano fa schifo.
Sono andato a ballare al twist,
ho ballato un casino.
Ho dormito a casa di Vincent. Abbiamo guardato i cartoni animati e alle 9 siamo andati a dormire. Ci siamo svegliati alle 16;28, adesso è mezzanotte e per il mio orologio biologico sarebbe pomeriggio.
Mi hanno ripetutamente chiesto se avevo della droga. Mi hanno chiesto ecstasy, speed e crìstal.
Ma ho la faccia da tossico? Non è la prima volta.
Non ho niente da fare, a Madrid non c’è nessuno, sono tutti dai genitori per il ponte, che delusione, che fallimento. Non so che fare, vorrei uscire, ma da solo no, cosa posso fare?
Il cioccolato è finito, non ci voglio nemmeno pensare.
Ho finito anche il barattolo da 400grammi di nesquik, l’ho mangiato tutto a cucchiaiate.
Il rientro si avvicina sempre di più, mi provoca una certa inquietudine.


09 Dicembre 2006
Esco con Jessica, andiamo a bere alla via Lactea, giriamo per Tribunal e compriamo birra dai cinesi agli angoli della strada.
Torniamo a casa e mi faccio un toast con tutto quello che mi avanza: Chorizo, maionese, Ketchup, cipolla, Filadelfia. Que asco ¿verdad?
Incredibile come riesca sempre ad andare a letto non prima delle 7.
Il giorno dopo uscirò solo con Costanza, un giorno a testa.
Andiamo al Virtual a ballare musica elettronica/minimal house. Cerco di infiltrarmi nell’area vip dove girano tante canne, ma non ci riesco.
In compenso ho ballato di fianco a Vincent Gallo. Lo giuro.
Aveva un berrettino a scacchi e un piercing al setto nasale, e i capelli biondi. Però per il resto era proprio Vinny.
Alle 07;30 finalmente tocco il letto, e mi addormento solo dopo aver ricevuto un messaggio da Angel che mi dice che senza di me si annoia.


10 Dicembre 2006
Oggi riposo, Ho bisogno di riposarmi.
Non faccio un cazzo tutto il giorno, cambio scheda del cellulare e ricevo messaggi dalle liste frocie delle discoteche torinesi, sfoglio la rubrica italiana e leggo “Vecchiaia”.
Ecco, mi viene di nuovo nostalgia.
Allora mi metto a lavare i piatti per distrarmi, per dimenticarvi.
Acqua calda e sapone blu, la barba col rasoio elettrico non la faccio più-uhuhu-uu.
Domani finisce questa settimana infernale di bagordi, andrò all’università, non mi sveglierò più alle 18.00 come mi è successo oggi, mi vedrò con Angelo, poi martedì dentista….aspettando domenica.
Domenica credo che non dormirò. Lunedì mi aspeta un areo, e non è un aereo qualunque.

Ya no tengo ese efecto, Jamas me quite de tu adentro que
Que me encantaba tanto, y cuando digo tanto crees que es mucho..
Cip cip renaces y pias que tarde o temprano llega el dia, y que dia me espera mañana, ¿cuando, mañana?









Facendomi la barba mi sono tagliato.
Così ho pensato di inscenare la mia morte.
Non ha senso, perchè la guancia non è una zona mortale.
Nemmeno Dario Argento oserebbe tanto in quanto ad assurditá...anzi, si.
AVVISO IMPORTANTE
eASYJET HA CORDIALMENTE MODIFICATO IL MIO VOLO.

PARTO ALLE 14.05 E ARRIVO ALLE 16.10.

Anna ho ricevuto il messaggio.
Io non so, se mi viene a prendere Anna io comunque al massimo il 20 devo passare a casa mia, immagino...forse ha piú senso andare subito in alessandria e dopo un paio di giorni venire finalmente a Torino...peró non so...altrimenti posso andare da Antonio e scendere in Ale con lui...Non so ragazzi, non so Annalisa, certo che mi fa piacere se viene a prendermi, però forse è la soluzione piú sconveniente...
Non so, entro dopo domani ti giuro che ti faccio sapere.

Per il resto...
Durante questa settimana di assenza ho scritto un diario che adesso vi copio e incollo.
Per il resto tengo prisa, lo siento.


Baci a tutti cari miei

viernes, diciembre 01, 2006

Diversi modi di dire
-HO VOGLIA DI VEDERTI.

1- Potrei dire "Quiero verte". Però è quasi formale, anonimo, standard.
Dicendo quiero verte in realtá dico solo quello, e non aggiungo o sottointendo nient'altro.
Il verbo querer è molto "facile"; il bambino dice alla nonna "¡Abuela, quiero ese juguete!",
il cliente dice al commesso "Quiero ver el jersey eso que esta en la escaparete, porfavor".
Vuol dire anche "amare", nonostante in spagnolo ci sia il verbo "amar".
Se "ti voglio bene" ti dico "te quiero mucho". Se non aggiungo il -mucho, ti sto dicendo che ti amo.
Peró in un significato ampio. Ti amo nel senso -ti voglio, ci tengo a te, ti voglio bene, mi importa di te".
Querer nel senso amare, tuttavia, ha un uso ben circoscritto, ed è molto difficile equivocare. Se dico ad un amico que "quiero su camiseta" non gli sto dicendo che amo la sua tshirt, ma che la voglio, la voglio anch'io.
Se ho voglia di vederti, quindi, posso dire que quiero verte, ma querer è un senso molto ampio, che vuol dire tutto e non vuol dire niente, una parola che no me afecciona en ningun sentido peculiar, cuando la digo. Chiamo il dottore e dico: "Queria ver a usted".

2- Gana.
Vuol dire voglia. Ganar vuol dire vincere. Tengo ganas(s) de ver esa pelicula -- voglio vedere quel film. Mañana haré lo que me da gana ----domani faró quello che ho voglia, faró cio' che "mi dá voglia".
Ha un significato goliardico, leggero, poco serio.
Tengo gana de andare a un concerto, uscire con gli amici, mangiare cioccolata.
Potrei dire che tengo ganas de verte.
Ma in questo senso vuol dire che io e te siamo molto amici, che mi diverto con te e voglio uscire. Non potrebbe essere nient'altro, o se lo fosse, sarebbe la maniera piú esagerata di dirlo. Esagerata nel senso fuori contesto. O forse, tengo gana de follar, ossia - ho voglia di scopare, Ma questo sarebbe un altro discorso.



Bueno, ahora tengo prisa, así que me voy ya...
Peró,lA SETTIMANA PROSSIMA,
vi diró finalmente la maniera piú carina x dire


-HO VOGLIA DI VEDERTI.
...Primo dicembre.
Fate gli auguri a Silvia Petrone da parte mia, non trovo piú la scheda italiana e non posso mandarle un mensajito di auguri.

Ieri non sono andato a lezione.
Non riuscivo ad alzarmi dal letto di Angel.
Oggi non sono andato a lezione. sono arrivato tardi, e mi vergogno ad entrare SEMPRE a lezione iniziata. Non arrivo mai puntuale.

Mangio troppa cioccolata.
non so cosa mi succede.
Mangio solo cioccolata.
Fondente. Bianca. Alla mandorle. Ai pistacchi. Alle nocciole. Torroncino. Uva passa.Al latte.Riso soffiato.
Ma la migliore è fondente.
Liscia, calda, forte, mi protegge.
Per questo mi è venuta una carie enorme e sono dovuto andare dal dentista, di nuovo.
Una carie tanto forte che mi ha sbriciolato un dente, lasciandomi un buco.
Sono andato dal dentista, di nuovo.
Mi ha sparato un litro di anestesia e non ho potuto parlare fino a stamattina. Non mi sentivo piú la bocca, non ho potuto mangiare cioccolata, altrimenti mi sarei morso la lingua senza accorgermene.
Mi hanno ripulito i denti e non ho piú quelle schifose macchie.
però non è ancora finita. Ho un altro appuntamento il 12.
In piú devo rifare l'abbonamento x la metro.
In piú ho da pagare l'affitto.
Quante spese.
Fino ad ora non ho cercato lavoro per il fatto che il 18 torno in italia, e nessuno ti assume se proprio nel periodo natalizio te ne vuoi giá andare.In piú non parlo ancora bene lo spagnolo.
Ma da Gennaio lavorerò.
Mi sono rotto i coglioni di avere solo film tristi.
Da adesso basta.
Voglio film stupidi o per bambini.
Mi comprerò gli acchiappafantasmi,Peter Pan,il re leone.
In questi mesi penso tanto a Peter Pan. E' la mia fiaba preferita.
L'isola che non c'è, ogni volta che qualcuno dice "io non credo alle fate" da qualche parte c'è una fata che muore. Che cosa bellissima. Bisogna cucire l'ombra di Peter Pan...che idea fighissima. I bambini perduti....poveri bambini perduti.
Non so, dev'esserci qualcosa legata alla mia infanzia che mi tocca.
Altrimenti non mi spiego tutto questo interesse per JT Leroy, peter pan, La morte corre sul fiume, Tokio Blues, tutte queste cose che hanno a che fare col percorso di formazione, crescere, diventare adulti, eccetera.

Sono andato a vedere il profumo, il film.
Con Angel.
Non mi è piaciuto. Cioè, è come me lio aspettavo:un'orgia di immagini senza senso.
Una fotografia bellissima, ma esagerata. In dei momenti sembrava davvero un quadro. Ma troppo, cazzo!!
E poi tutto il discorso del profumo, io che ero curioso di vedere che forma avesse deciso di usare il regista x spiegarlo, si riduce ad una voce off stile Amelie. Che merda. Parla x un quarto d'ora sopra una sequenza montatissima, però montatissima!!Che delusione.
Alcune cose mi sono piaciute.
Il finale aveva dei punti che mi sono piaciuti. Non mi ricordo perfettamente il libro, peró mi sembra che nel film si capisca forse meglio l'aspetto del protagonista che ha a che fare con la sua miseria:cioè che non puó amare. Cioè che il profumo è la chiave dell'amore, ma lui non puó amare. Con quella specie di Flashback finto dove rincontra la prima ragazza dai capelli rossi.
Quello mi è piaciuto.
Peró l'orgia finale-anche se era girata bene, appunto, come un quadro- non mi è piaciuta troppo.
Giá nel libro era un pò surreale, però nel complesso era molto piú coerente.Nel film è troppo ridicola come situazione. Era una "scena" che si puó "girare" solo in un libro.O per lo meno, il modo in cui è stata fatta mi sembra poco cinematografica e troppo "letteraria".

Se non avete visto il film non ve ne frega un cazzo. Mi dispiace, era per chiacchierare un pò!!
Vabè vado...forse Angel mi aspetta in caffetteria, non ho capito.
Dico sempre- Si si vale- Anche quando non capisco un cazzo. E cosí faccio sempre figure di merda.

:)

Vamos chicos,pasadlo bien,hasta pronto